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Il farrotto dell’Abate Faroaldo

L’Umbria a tavola non è solo (si fa per dire ) olio di oliva e tartufo, ma essendo terra di cereali di carattere può annoverare fra i prodotti di punta il gustosissimo farro di Monteleone di Spoleto, protetto dal marchio di denominazione di origine protetta DOP (marchio ottenuto nel 2007).

Con il farro, in estate si possono realizzare delle coloratissime insalate, ma esso può essere usato anche a mo’ di risotto, da qui il nome farrotto!

Il farrotto all’HORA MEDIA , in ogni stagione cambia veste, cambia accompagnamento, ma mantiene inalterate le sue qualità nutrizionali e la sua capacità di sorprendere fin dal primo assaggio.
In primavera sfruttiamo le moltissime erbe spontanee che crescono intorno all’Abbazia, vera miniera d’oro di biodiversità , e le uniamo alla salsiccia e mantechiamo il tutto con il dolce mascarpone in modo che stemperi un po’ l’amaro delle erbe e il piccante della salsiccia. Lo chiamiamo farrotto del pellegrino perché immaginiamo che il pellegrino durante il suo viaggio avesse la possibilità di reperire facilmente erbe e tuberi selvatici.

In estate la combinazione più sorprendente combina i friggitelli ( i  piccoli peperoni dolci e di forma allungata) , il ciauscolo IGP di Visso (salame spalmabile) con una mantecatura a base di fonduta di caciotta resa preziosa dallo zafferano purissimo di Cascia! Un raro equilibrio di sapori!

La versione autunnale invece combina la zucca gialla (possibilmente del nostro orto) con i funghi porcini e la pancetta, possibilmente artigianale: scusate se è poco!

Ed ora provate voi!

Ingredienti per 4 persone:

PROCEDIMENTO:

Mettere gli stigmi di zafferano a bagno con un po’ di acqua calda o in brodo vegetale almeno per due ore, o perlomeno fino a quando l’acqua si colora.Lessare il farro in abbondante acqua salata per 10/15 minuti ma non portare completare la cottura.Scolare e raffreddare velocemente con acqua fredda.Lavare i friggitelli, privarli del picciolo e dei semi e tagliarli a listarelle.Sbollentarli per circa 3 minuti in acqua salata.Versare l’olio in una padella, aggiungere il ciauscolo tagliato a dadolini. Saltare i friggitelli aggiungendo sale q.b. Aggiungere il farro.

Mantecare il tutto con la fonduta di caciotta precedentemente preparata secondo il seguente procedimento: tagliare la caciotta a dadolini e metterla a bagno nel latte per almeno un’ora, scolarla dal latte, mettere il burro in un tegame, farlo sciogliere lentamente, aggiungere la caciotta a dadolini e cominciare a mescolare e poi aggiungere il latte lentamente in modo che non si formino grumi. Quasi al termine aggiungere lo zafferano.